‘Geometrie solari‘ sono un tentativo di ordine in un mondo disordinato, di armonia laddove non c’è. Naturalmente quest’ordine e armonia non possono essere racchiusi nella perfezione pitagorica dei rapporti tra numeri interi, neppure nella pienezza della sezione aurea. Si trovano piuttosto nella parte incommensurabile della grandezza che essa porta con sé all’infinito. Si trovano nell’elemento irrazionale ricondotto alla ragione imperfetta dell’umano. L’arte del bello in pittura può essere ormai soltanto la linea di luce che illumina un momento, e poi si spegne e diventa subito ricordo.

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